giovedì, agosto 24, 2006

Il calcio è straordinario

La mano de D10s
Questo è un estratto scritto da Marco Lodoli (autore del recente Bolle) già pubblicato sulle pagine di Repubblica. Una riflessione disincantata su quanto sta accadendo nel mondo del calcio, che sottolinea anche lo spirito con cui viene pubblicato questo blog, ancora una volta: Voglio un calcio malato.

Il calcio è straordinario perché non ha niente a che vedere con il senso di giustizia che olimpicamente organizza e domina tutti gli altri sport, ma ripete in modo concentrato ogni aspetto della vita, che non è pulita, non è onesta, non premia il migliore, ma che non vorremmo abbandonare neanche per un minuto. Pensiamo a Maradona, a quella che è stata la sua partita perfetta, Argentina-Inghilterra del 1986. Due gol, entrambi memorabili, uno dribblando anche la Regina e quasi entrando in porta con la palla, l'altro allungando una manina malandrina, rivendicando davanti al mondo intero il diritto di compiere quel gesto fetente. Se, come vorrebbero i puristi, ci fossero le telcamere in campo, le cellule fotoelettriche sulla linea di porta, due* arbitri come nella pallacanestro, uno di qua e uno di là per evitare errori e porcate, il calcio ci piacerebbe di più? Se i giocatori uscissero dal campo applaudendosi a vicenda, complimentandosi per la vittoria meritata e la bella sconfitta, apprezzeremmo di più questo sport? Se il gol di Turone fosse stato convalidato, avremmo più fiducia nell'onestà del gioco, saremmo tifosi più convinti? Assolutamente no. Loro sono ventidue disgraziati in mutande che rincorrono una palla tra caso e necessità, esattamente come noi siamo miliardi di persone che in giacca e cravatta, in tuta, in jeans, con il tailleur elegante o la minigonna mozzafiato rincorriamo qualcosa che ci sfugge, che ci frega, che non si fa progettare, che non ha regole certe, che ci esalta o ci deprime e che non sappiamo neppure cosa sia.

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